“Se non è mai stata nuova e non invecchia mai, allora è una canzone Folk”

…è uno dei pezzi di Dave Van Ronk.
Reinterpretato nel film dei Coen molto bene…
E’ bellissimo, è un pezzo malinconico, tristissimo.
…racconta di fallimenti, di occasioni mancate…e resta in bocca l’amaro che si avverte quando ci si immagina quello che poteva essere, e che poi è andato diversamente e si percepisce quella sorta di rassegnazione…un po’ come se si volesse dire “è andata così…lascio andare…I don’t care!”
Per gran parte del film il freddo regna sovrano, il protagonista senza cappotto, i piedi in mezzo alla neve, i calzini pregni di acqua ghiacciata…e mi ricordo quando, piccola, giocavo nella neve con i miei amici e la neve che entrava negli stivali…freddddaaaaa!!!
Mi ha divertito invece vedere Llewyn Davis rincorrere il povero gatto rosso di nome Ulisse, che fugge da una finestra e, percorrendo le scale antincendio dei palazzi di NY, corre incontro alla libertà…ma almeno…Ulisse…nonostante le peregrinazioni la strada di casa, la trova!
…nonostante sia un fallito e la maggior parte delle volte sia un debito per gli amici e parenti, nonostante si rammarichi di non aver avuto successo con la musica e si ostini a provarci e a guardare con disprezzo chi contamina il Folk di note commerciali per vendersi, lui ci crede, resta fedele a quel folk puro, e continua a crederci davvero o almeno sembra ci provi.
Nonostante non se lo fili nessuno sale sul palco con la sua chitarra e canta di occasioni mancate e perse e che sono passate; canta canzoni tristi di falliti e di personaggi che hanno perso delle occasioni e che vorrebbero cambiare qualcosa, ma quel qualcosa va storto…ed allora resta poco da fare…
Resta cantare…

Wishes

G.: Cos’è?

Z.: E’ un amuleto….è magico!!!

G.: Ma fa le magie?

Z.: Sì, certo! Come tutti gli amuleti!!

G.: Davveroooo?-Spalancando gli occhi- E come funziona?

Z.: Allora bisogna stringerlo tra le mani e sussurrare il tuo desiderio più grande!

G.: -Ridendo- ma davvero?

Z.: Prova! Cos’hai da perdere?

G.: Occhi verso il cielo e viso a forma di punto di domanda;

mmmm….ok, trovato!

Z.: vai! Prova!

G.: -Prendendo l’amuleto tra le mani sussurra qualcosa-

Z.: ?!?!?

G.: Nooo, aspetta, lo cambio!

Z.: va bene!!

G.: …mmm…allora…vorrei…sussurrando all’amuleto…

Z.: !!!

G.: vorrei….

attimi di suspance

G.: Lo sai cosa voglio?

Z.: No, ma non dirlo…altrimenti non si avvera!!

G.: …voglio diventare cavaliere!!

Z.: Eh?

G.: VOGLIO-DIVENTARE-CA VA LIEEEREEEEE

Z.: Ma di che cosa? Di che ordine?

G.: Ma come di che cosa?? Maaa del Castello!!!

Z.: Ahhhh, bello!!

G.: ecco, ora facciamo finta che tu sia il mio cavallo!!! Ok?

Z.: O_o